
La gestione sicura dei liquidi pericolosi è un elemento essenziale per la tutela dell’ambiente, della salute e della conformità normativa. Tra gli strumenti più importanti rientrano le vasche di contenimento, utilizzate per prevenire sversamenti accidentali e contaminazioni del suolo o delle acque.
Ma quanta capacità deve avere una vasca di contenimento?
Vediamo cosa prevedono le pratiche tecniche correnti e gli obblighi più rilevanti.
Perché è importante la vasca di contenimento
Le vasche di contenimento permettono di:- evitare sversamenti di sostanze pericolose in caso di rottura o perdita;
- proteggere suolo e acque sotterranee;
- evitare sanzioni amministrative e penali;
- facilitare la gestione delle emergenze.
Regola generale di dimensionamento
La regola ampiamente riconosciuta per dimensionare correttamente una vasca di contenimento è: ▶ La vasca deve contenere almeno:- Il 100% del volume del contenitore più grande, oppure
- Almeno 1/3 del volume totale stoccato.
Casi particolari e prescrizioni aggiuntive
✔ Oli esausti Per lo stoccaggio degli oli esausti è richiesto che la vasca abbia una capacità pari al 100% del volume totale stoccato. ✔ Aree con tutela della risorsa idrica In aree sensibili o in prossimità della falda, può essere richiesto un contenimento pari al 100% dello stoccaggio complessivo. ✔ Normativa antincendio (DM 31/07/1934 e regole tecniche VVF) Per i depositi di oli minerali o prodotti infiammabili, i bacini di contenimento devono spesso avere una capacità pari al volume del serbatoio stesso o seguire prescrizioni specifiche dei Vigili del Fuoco. Cosa dice il D.Lgs. 152/2006? Il Testo Unico Ambientale non definisce una formula numerica valida per ogni tipologia di stoccaggio. Stabilisce però:- l’obbligo di prevenire contaminazioni ambientali,
- l’obbligo di contenere i rischi di sversamento,
- la responsabilità del gestore in caso di danno.
- 3 fusti da 200 L → totale 600 L
- il contenitore più grande è da 200 L
- 1/3 del totale = 200 L